In data odierna si è tenuto presso il Parlamento europeo di Bruxelles un importante incontro tra l’on. Sergio Berlato che, con alcuni suoi colleghi europarlamentari, ha ricevuto una delegazione di rappresentanti della Repubblica di Cipro.
Sin dall’estate del lontano 1974 Cipro è stata illegalmente occupata dalla Turchia che ha calpestato in questo modo il diritto internazionale e la sovranità territoriale di questa nazione che, dal 2004, è ufficialmente entrata a far parte dell’Unione europea.
Dopo più di cinquant’anni la Turchia continua a mantenere l’occupazione di quasi il 40% del territorio cipriota attraverso lo spiegamento nell’isola di oltre 35.000 soldati turchi.
L’on. Sergio Berlato ha ricordato ai rappresentanti di Cipro che la delegazione di Fratelli d’Italia e l’intero Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei hanno preso una posizione netta sulla questione cipriota, sintetizzabile con questi principi:
1) Condanna chiara dell’invasione da parte della Turchia della Repubblica di Cipro il cui territorio non è conteso ma illegalmente occupato;
2) Rifiuto netto dell’ipotesi di scissione dell’isola di Cipro in due stati, ribadendo che Cipro è, e deve rimanere, uno stato indipendente la cui integrità territoriale non può in nessun modo essere messa in discussione da nessuno;
3) Rispetto del diritto internazionale in sintonia con la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare per le attività svolte nella Zona Economica Esclusiva (EEZ);
4) Richiesta all’Unione europea di intervento per embargo armi e sanzioni a carico della Turchia,
5) Richiesta all’Unione europea di immediato intervento presso l’ONU per ripristinare l’integrità territoriale della Repubblica di Cipro.
6) Rifiuto da parte dell’Unione europea della richiesta di adesione avanzata dalla Turchia fino a quando non verrà liberata Cipro da questa inaccettabile occupazione.
I rappresentanti di Cipro hanno espresso la speranza di poter tornare nelle loro case e di poter ricominciare a vivere e lavorare nelle loro terre dalle quali sono stati sradicati dalla violenza dell’invasione ed occupazione turca.