“Quanto sta avvenendo alla FIAC di Pontecchio Marconi è semplicemente inaccettabile.
La decisione della controllante Atlas Copco di spostare le linee produttive a Torino, proponendo ai lavoratori di trasferirsi in Piemonte è un tentativo fraudolento di aggirare le norme che vietano il licenziamento di lavoratori in questa fase di emergenza.
Risulta ancor più intollerabile che l’Azienda, dopo aver ampiamente rassicurato sulla strategicità dello stabilimento, annunci tale decisione paventando che la stessa emergenza possa aver avuto impatti sulla tenuta economica dello stabilimento stesso.
Gli stessi lavoratori affermano come FIAC di Pontecchio abbia un numero assolutamente significativo di ordinativi, elemento che se confermato dimostrerebbe ancor più come in realtà la volontà di Atlas Copco sia quella di ottimizzare i profitti utilizzando strumentalmente l’emergenza COVID come ragione di questa scelta.
Confido che le Istituzioni, compreso il MISE a cui ho rivolto una interrogazione parlamentare, si attivino immediatamente non solo per evitare che oltre 100 lavoratori, con le rispettive famiglie, si trovino in mezzo alla strada dall’oggi al domani senza alcun preavviso, ma anche affinché nei confronti di questa Azienda siano assunti tutti i provvedimenti necessari ad impedire il sostanziarsi di condotte apertamente contrarie alle leggi assunte in questa fase di emergenza”.