Biloslavo-Violenza Politica, Rampelli (Vicepresidente Camera-Fdi)

“Nessuna deroga in difesa della libertà di espressione. Quanto accaduto l’altro giorno al giornalista Fausto Biloslavo  all’università di Trento ci fa ripiombare negli anni di piombo. Già pochi giorni fa ragazzi del collettivo anarchico Hurriya hanno impedito a Biloslavo di raccontare la sua esperienza in Libia come inviato di guerra.  Ci hanno riprovato in ogni modo mercoledì scorso: strade blindate e cordoni di polizia di fronte il Dipartimento per lo svolgimento della conferenza.

La ragione di questa intolleranza nei confronti dell’inviato di guerra, il fatto che fosse 40 anni fa un ragazzo del Fronte della Gioventù. L’università deve essere un luogo di libertà e di confronto  e non un soviet. Nessuno può arrogarsi il diritto di sprangare gli atenei.

I nostri ragazzi c’erano, hanno ascoltato Fausto Biloslavo e hanno dato, insieme a tutti i presenti che non si sono lasciati intimorire, una lezione di democrazia.

Ora, però, si proceda contro chi ha danneggiato, ingiuriato, offeso e si è reso protagonista del tentativo di interruzione: c’è un confine non sottile fra la manifestazione del pensiero e la criminalità, come dimostrano anche i numerosi video sugli incidenti occorsi. Il ministro dell’Interno Lamorgese e il ministro dell’Istruzione e Università Fioramonti si preoccupino di garantire l’agibilità degli atenei che stanno diventando per loro diretta responsabilità  zone franche dell’illegalità e della violenza politica. A Biloslavo la mia solidarietà e l’invito a organizzare un evento simile alla Camera dei deputati”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia che ha inviato un’interrogazione al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e al ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti.


Testo interrogazione

Al Ministro dell’Interno e al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca – Per sapere – premesso che:

mercoledi 30 ottobre u.s. si è tenuta presso la facoltà di sociologia dell’Università degli studi di Trento una conferenza sulla situazione libica con ospite il giornalista, esperto della questione, Fausto Biloslavo;

l’incontro si è svolto nonostante le contestazioni dei giovani del collettivo Hurriya che nel tardo pomeriggio hanno bloccato con una catena una delle porte d’ingresso dando vita a un confronto diretto con un gruppo di studenti di centrodestra, limitato solo dall’intervento delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa;

si trattava del secondo incontro programmato con Biloslavo, dopo che il primo di due settimane precedenti era stato annullato per proteste da parte di una parte degli studenti universitari di sinistra. I dimostranti avevano occupato anche la sala dove doveva tenersi la conferenza, e con fischi e slogan avevano impedito l’incontro;

la conferenza era tra l’altro organizzata da un movimento studentesco, l’UDU – Unione degli universitari – afferente al mondo della sinistra moderata ma gli estremisti  hanno tentato in ogni modo di boicottare l’iniziativa perché Fausto Biloslavo, 40 anni fa è stato un esponente del Fronte della Gioventù, ragione sufficiente per incatenare l’ingresso, sfondare le porte, scagliarsi contro tutto e tutti, finanche contro il loro Rettore;

l’Università dovrebbe essere un luogo di libertà e di confronto dialettico, affinché possa svolgere la sua funzione propulsiva di progresso culturale e sociale. Solo grazie al vivo fermento di idee e valori, anche contrastanti, gli studenti crescono e si formano;

non si può essere consentito ad un manipolo di facinorosi di arrogarsi il diritto di stabilire quali idee possano o non possano circolare, chi possa entrare e chi invece debba rimanere fuori dall’Ateneo;

i movimenti estremisti della sinistra universitaria non sono nuovi ad episodi come quelli avvenuti a Trento, già in passato varie conferenze organizzate da movimenti della sinistra moderata o del centrodestra non si sono potute svolgere per le contestazioni dei collettivi studenteschi-:

quali iniziative il Governo è intenzionato a prendere affinché nelle università italiane sia garantito a tutti il diritto di organizzare conferenze con ospiti di diversa estrazione culturale;

se il Governo ha intenzione di proporre alle università l’adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti degli studenti che in modo intimidatorio e antidemocratico impediscono la libera circolazione delle idee e la loro manifestazione, sanciti dalla Costituzione italiana, come lo svolgersi di eventi culturali con giornalisti, intellettuali, uomini e donne del mondo della cultura e della politica oltretutto regolarmente organizzati.

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