L’Italia è stata confermata da Fitch Ratings a due gradini sopra la soglia “Junk”, dando al primo ministro Giorgia Meloni un’altra spinta nel contesto di un maggiore controllo delle finanze pubbliche. Il Paese rimane a BBB con outlook stabile, con la terza approvazione consecutiva della posizione fiscale del governo dopo un bilancio che ha riconosciuto che il percorso di consolidamento del debito richiederà più tempo di quanto originariamente previsto.
Lo scrive Bloomberg, commentando la nota dell’Agenzia di rating Fitch che ha scritto: «Il rating dell’Italia è sostenuto dalla sua economia ampia, diversificata e ad alto valore aggiunto, dall’appartenenza all’eurozona e dalla solidità delle istituzioni rispetto alla mediana del gruppo dei peer. Queste caratteristiche creditizie sono bilanciate da fondamentali macroeconomici e fiscali deboli, in particolare da un debito pubblico molto elevato, da una politica fiscale relativamente poco rigorosa dopo la pandemia, da un potenziale di crescita economica ridotto e, più recentemente, da un contesto di rendimenti più elevati».