“La vita, il sacrificio e l’esempio di Paolo Borsellino devono ricordare a tutti, in particolare a chi è in politica a tutti i livelli istituzionali, le ragioni del nostro impegno al servizio della Nazione. La strage del 19 luglio 1992 ha dilaniato i corpi del giudice e degli agenti della sua scorta, ma anche l’anima e i cuori degli italiani perbene. Il loro esempio vive nei nostri ricordi, insieme a quello degli altri martiri della lotta alla mafia. Forgia il nostro cammino e l’idea di un’Italia più giusta e libera da ogni tipo di criminalità. La politica ha una grande responsabilità nella lotta alla criminalità organizzata e l’intransigenza di chi rappresenta le istituzioni è il più forte antidoto alla corruzione, al malaffare e al veleno dell’infiltrazione mafiosa. Proprio per questo, ovunque, anche nei territori dove può sembrare che la criminalità non abbia terreno fertile, la buona politica è chiamata ogni giorno a vigilare sul rispetto della legalità e della trasparenza amministrativa. La lotta alla mafia è la questione morale che deve orientare la nostra azione quotidiana”. Così il deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Raimondo, intervenuto questo pomeriggio alle celebrazioni per il ricordo del giudice Borsellino nella città di Melegnano, nel milanese.