“Curioso che oggi la professoressa Donatella Di Cesare faccia la vittima, accusando qualche giornalista di aver partecipato a una sua lezione a La Sapienza riportandone i contenuti. La vittima in questa vicenda non è certo lei, bensì i famigliari delle persone uccise dalle Brigate Rosse, che si ritrovano a essere oltraggiati dal suo tweet in cui inneggia a una terrorista. Oggi, in un’intervista su Il Giornale, uno di loro, Luca Tarantelli, figlio del docente ucciso dalle Br nel 1985 Ezio Tarantelli, chiede che la Di Cesare venga radiata dall’ateneo nel quale insegna. Come dargli torto?”.
Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.