Brucellosi. Cerreto – Cangiano (FdI): da De Luca solito show dell’odio e della cafoneria 

“A causa del nervosismo legato alla sua incandidabilità, De Luca pensa di avere il diritto di dire ciò che vuole. La sua gestione pessima della sanità, umana e veterinaria, è sotto gli occhi di tutti i cittadini campani. Offendere l’operato di un commissario di governo, tra l’altro direttore dell’unico istituto zooprofilattico referente a livello europeo per la brucellosi, offre di per sé la cifra della sua cultura istituzionale. Ovviamente irritato dalla impossibilità di ricandidarsi, se la prende con tutti, anche con i deputati del suo partito, che come noi di Fratelli d’Italia e di tutto l’arco costituzionale da destra e sinistra invocarono un intervento del governo. Il suo evidente stato di confusione è palese, andrebbe quindi ricordato che siamo arrivati ad un commissariamento perché il loro piano regionale di eradicazione ha completamente fallito gli obiettivi che la regione stessa si era prefissata, migliaia di abbattimenti sospetti e ricorsi al tar continui avevano gettato gli allevatori nel panico. De Luca non ricorda i blocchi autostradali? Le manifestazioni in prefettura e i trattori in tutta la provincia? I dati di prevalenza e incidenza sono dati che la regione Campania immette nei sistemi informativi del ministero della salute quindi sono ufficiali e inconfutabili.

Quando De Luca diceva di aver risolto la BRC la prevalenza era ancora sopra il 9%, oggi è tutt’altro.

Unico elemento di discontinuità in questa vicenda, che dura da decenni, è il commissario di governo, che ha operato nonostante l’ostruzionismo del sovrintendente regionale di concerto con sevizi veterinari e soprattutto con gli allevatori, ricostruendo un clima di fiducia e di stima con le istituzioni. La brucellosi in provincia di Caserta è stata debellata  grazie ad un cambio di metodo e di postura, all’impegno del governo Meloni, del ministro Lollobrigida, del commissario straordinario Nicola D’Alterio, del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, del sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra, dei servizi veterinari locali, delle associazioni di categoria e soprattutto degli allevatori che hanno potuto apprezzare la serietà e la sobrietà di chi, come il commissario D’Alterio, ha cercato solo collaborazione e partecipazione, a differenza di chi, come De Luca, rispose ad un invito del ministero ad affrontare il tema brucellosi con una minaccia di diffida ad occuparsi di questioni regionali. Fosse stato per De Luca, avremmo perso la maggior parte dei capi bufalini. Incredibile che dopo un decennio di mala gestione, durante il quale la brucellosi è arrivata a livelli insostenibili, pensi che il merito di averla debellata non sia del governo. In materia di gestione della res publica non esistono le correlazioni spurie. Incandidabilità e caldo sono evidentemente un mix letale, per fortuna gli allevatori se ne sono liberati e presto sarà un brutto ricordo anche per  tutti i cittadini campani”.

È quanto dichiarano i deputati campani di Fratelli d’Italia Marco Cerreto, capogruppo in Commissione agricoltura, e Gimmi Cangiano, vice presidente commissione d’inchiesta ecomafie.

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