Si sta svolgendo oggi, giovedì 25 settembre, al Parlamento Europeo di Bruxelles l’incontro tra la Commissione Agricoltura europea e i rappresentanti dei parlamenti degli Stati membri; sul tavolo, il tema “Visione su cibo e agricoltura – Implicazioni a livello nazionale ed europeo”.
A rappresentare l’Italia, il presidente della IX Commissione Senato- Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, Luca De Carlo; chiaro il suo messaggio: “Non possiamo buttare all’aria sessant’anni di storia: l’Unione Europea nasce sull’agricoltura, per garantire cibo al continente e reddito ai lavoratori. Oggi però il reddito medio degli imprenditori agricoli arriva al 60% del reddito medio europeo, ed è su questo che dobbiamo lavorare. L’attuale proposta della Commissione è un deciso passo indietro, non solo rispetto al documento presentato appena sei mesi fa, ma anche rispetto alla vecchia PAC: va garantita la sovranità alimentare, e per farlo dobbiamo produrre di più e meglio. Il momento è difficile non solo dal punto di vista climatico, ma anche e soprattutto geo-politico: i nostri competitors hanno avviato piani di investimenti agricoli che li hanno portati – prendo il caso della Russia – dall’essere importatori a primi esportatori di grano. Dobbiamo essere indipendenti sul fronte delle materie prime non tanto per sostituire le proteine animali – come invece avrebbe voluto la politica europea degli ultimi anni per fare spazio al cibo prodotto in laboratorio -, ma per essere autonomi sotto il profilo alimentare”.