“Da oggi è operativo il tetto massimo del 5% alle commissioni sui buono pasto. Una svolta attesa da anni ottenuta grazie a Fratelli d’Italia e al Governo Meloni, che mette fine a una stortura insostenibile abbattendo i costi di intermediazione per gli esercizi pubblici fini ad oggi costretti a cedere anche il 15-20% del valore del buono incassato alle società emettitrici. Una misura che potrà generare un risparmio complessivo fino a 400 milioni di euro l’anno per bar e ristoranti. Un beneficio diretto per gli operatori che potranno finalmente tornare a vedere nei buoni pasto una risorsa e non un onere. Una misura che avrà ricadute positive anche per le imprese e per i lavoratori, restituendo ai buoni pasto la dimensione di virtuoso strumento di welfare aziendale. Il TAR stesso ha sottolineato recentemente come la novità introdotta abbia determinato un forte riequilibrio delle condizioni di mercato, in passato svantaggiose a danno degli esercenti, assicurando una regolamentazione omogenea in grado di garantire condizioni che promuovano lo sviluppo concorrenziale del mercato e il rispetto dei principi di parità di trattamento, ragionevolezza, equità e utilità sociale. L’ennesima dimostrazione di come Fratelli d’Italia consideri prioritario l’impegno per un mercato concorrenziale a tutela di imprese, lavoratori e consumatori”.
Così il deputato di Fratelli d’Italia Silvio Giovine, primo firmatario dell’emendamento grazie al quale, durante l’esame del ddl Concorrenza, si è previsto un tetto massimo del 5% alle commissioni sui buono pasto.