Buoni spesa negati ai “fascisti” e il lato oscuro di Pizzarotti

L’emergenza Coronavirus ha fatto emergere, insieme a tanta solidarietà, il lato più oscuro di molti italiani.

Ultimo in ordine di tempo, ma certo non per gravità, il Sindaco di Parma Pizzarotti – ex grillino, candidato alle Europee con “+ Europa” – che nei moduli per richiedere i buoni pasto che i comuni erogheranno per le persone bisognose – purtroppo enormemente aumentate per le terribili conseguenze economiche della pandemia – ha fatto inserire una serie di clausole gravissime e assurde:

Proprio questi autoproclamatisi campioni dell’accoglienza, della solidarietà.

senza limiti – il cui loro modo di fare spesso rischia di favorire gli stranieri appena arrivati rispetto agli italiani – discriminano una parte dei propri cittadini e lo fanno attraverso un linguaggio vecchio, senza senso – ancora con il fascismo? – e pericoloso.

Pericoloso perché, ad esempio, il comune di Parma come qualifica i termini “sessismo”o “razzismo”? Pensare che una coppia omosessuale non debba poter adottare figli o, peggio ancora, utilizzare la pratica dell’utero in affitto è un “atto di sessismo”? Se il discrimine è politico tutto diventa perseguibile non dagli organi preposti, forze dell’ordine e magistratura, ma da come si sveglia ogni mattina il Sindaco.

“Sul fatto che si debba dichiarare la propria ideologia in cambio del buono pasto mi pare assurdo. E’ diventata antifascista anche la pastasciutta a PARMA – dicono i deputati emiliani di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami e Tommaso Foti, che su quanto accaduto ha presentato un’interrogazione parlamentare oggi pomeriggio – Nel momento in cui si invita a distribuire velocemente questi soldi e semplificare le pratiche, si potrebbero evitare queste sciocchezze: se uno non arriva a comprarsi il panino non gli si chiede che tessera di partito che ha in tasca. E’ vero che l’Anpi ha invitato a festeggiare il 25 aprile cantando ‘Bella ciao’ dal balcone, ma suggerirei di concentrarsi su cose più pratiche in una città come PARMA che ha avuto tanti morti di Coronavirus”.

Ma gentile Sindaco lo sa chi è che è perfettamente escluso dalla sua ordinanza? Quelli che “minacciano o usano la violenza quale metodo di lotta politica”. Cioè i centri sociali, l’estrema sinistra che a Parma, come purtroppo altrove, distrugge le città, pratica la violenza contro le forze dell’ordine, contro le proprietà private e contro la memoria. Si ricorda caro Sindaco che la sua città ogni anno è infestata da convegni giustificazionisti o addirittura negazionismi della tragedia delle Foibe? A chi nega la morte dei nostri fratelli istriani, fiumani e dalmati vogliamo dare il buono pasto? Magari pure due visto che evidentemente le sono simpatici?

E’ intervenuta anche Giorgia Meloni con parole molto nette:

«A Parma il ricatto del sindaco e della sinistra: buoni pasto per chi è in difficoltà in questa emergenza solo a chi si dichiara antifascista tramite modulo. Chiedo l’ immediato intervento del Ministro dell’Interno per mettere fine a questa pagliacciata […] Quindi per esempio un anziano che avesse fatto la seconda guerra mondiale nella Rsi e che non volesse sottoscrivere quel modulo dovrebbe morire di fame… Mentre i tagliagole dell’Isis, i mafiosi, i criminali, quelli che inneggiano ai crimini di Pol Pot, di Stalin, alle foibe, possono invece abbuffarsi con i buoni pasto del Comune di Parma».

Oggi Pizzarotti ha scritto “In merito ai BONUS SPESA, è stato ERRONEAMENTE inserito parte di un regolamento che vale per la richiesta di sale civiche, patrocini e contributi per attività ed eventi. […]Ma NON vale per i bonus spesa, si correggerà l’errore, grazie a chi lo ha fatto notare con gentilezza.”. Tutto bene quel che finisce bene? Purtroppo no perché poi aggiunge, con un’incredibile dose di faccia tosta:

“NON sarebbe stato comunque vero che i bonus spesa vengono negati a chi non si affermi antifascista: il Primato Nazionale e la signora Meloni sono notori dispensatori di bufale “.

Pure? Ma con quale coraggio lo dice? Il documento è autentico e dice esattamente quello che Giorgia Meloni e tanti altri abbiamo denunciato. Basta leggerlo!

Ha ragione il sen. Giovanbattista Fazzolari. Da questa gente non ci si può aspettare nulla.

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