“L’apposizione di una Croce in cima alla vetta è un’antica tradizione degli alpinisti che nel raggiungere la vetta stessa si rivolgevano con riconoscenza al Cielo sopra di loro e onoravano allo stesso tempo i compagni caduti con loro o in precedenti spedizioni. Oggi spesso accanto a quelle croci sventolano – per esempio – le tradizionali bandiere delle preghiere tibetane, anche esse simbolo di ringraziamento per la prova superata e tranquillamente onorate da tutti gli alpinisti in segno di amore universale per la montagna e per il senso spirituale della sfida a essa. Questo atto di serena umiltà oggi viene messo in discussione da chi presiede il CAI ed evidentemente così palesa la scarsa pratica proprio del concetto di umiltà, arrogandosi il diritto di cancellare secoli di tradizioni alpinistiche e offendendo gli sforzi e i sacrifici di chi per piantare quelle Croci spesso si è privato della propria vita.”
Così, in una nota, Marco Osnato deputato di Fratelli d’Italia.