Caivano, Meloni: “Non è una sfida facile, ma questo è il compito della politica”

Raccontare qualcosa di importante: è questo quanto ha fatto oggi Giorgia Meloni durante la sua visita a Caivano.

Dopo l’incontro con Don Patriciello, il Presidente del Consiglio ha preso parte alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, al termine della quale ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa.

Il Premier ha aperto il suo discorso sottolineando come il lavoro delle persone di questo territorio sia un lavoro particolarmente difficile e quanti lo fanno rappresentano “un esempio e una risorsa”.

Quella di oggi non è stata solo l’espressione di solidarietà “alle vittime innocenti di un atto disumano, di un crimine infame che ha scioccato tutti”, ma è stata l’occasione per “portare la presenza seria, autorevole e costante dello Stato italiano, delle istituzioni della Repubblica, che in territori come questo spesso non sono stati sufficientemente percepiti e forse sufficientemente presenti”.

Come ribadito alla luce degli eventi delle scorse settimane, Giorgia Meloni ha dichiarato che “occorre dare dei segnali diversi” e, più di tutto, lo Stato ha il “dovere di difendere i più deboli”.

La lotta contro la piaga di violenza, illegalità e criminalità che colpisce le cosiddette ‘zone franche’ d’Italia è una lotta che va affrontata attraverso “una politica coraggiosa, uno tato serio, capaci di mettere la faccia sulle cose che sembrano difficili da risolvere, assumendosene la piena responsabilità”.

Esattamente per combattere in prima persona questo drammatico fenomeno che il governo è andato oggi a Caivano, perché intende “agire e metterci la faccia”, così che non esistano più zone franche in Italia e non ci siano più altre Caivano in Italia.

“Presto vedrete i frutti di questa visita”: è questa la promessa di Giorgia Meloni, che ha dichiarato di come l’obiettivo sia quello di invertire la tendenza, trasformando questi territori “da problema a esempio per tutti”.

Sono state anche preannunciate diverse misure da attuare nel breve periodo.
A partire dalla riabilitazione del centro sportivo Delfina, che “riaprirà entro la prossima primavera”, grazie ad un aiuto di circa 10 milioni di euro, necessario per rendere il centro non più “monumento al degrado”, ma “luogo di socialità e aggregazione”. Previsti anche investimenti sulla scuola, con un incremento di docenti proprio in questi luoghi.

La rinascita delle tante Caivano d’Italia deve seguire due coordinate fondamentali. La prima, è quella della “fermezza dello stato contro la criminalità, l’illegalità e la droga”, insieme al “controllo del territorio”.
La seconda è quella della costanza, della continuità degli interventi, in modo che i cittadini non vengano più abbandonati, ma possano avere delle risposte concrete e sentano forte la presenza dello Stato, perché a discapito delle notizie di cronaca, “c’è una foresta che cresce anche qui” che deve farsi sentire.

“Non è una sfida facile, ma è il compito della politica”, ha concluso il premier Meloni, che ha voluto citare nel suo intervento Sant’Agostino: “Comincia a fare il necessario, poi ciò che possibile e poi potresti scoprirti a fare l’impossibile”.
Sono queste le parole di speranza, di forza e di responsabilità che ha voluto trasmettere Giorgia Meloni, facendo vedere concretamente che lo Stato c’è e non abbandona i suoi cittadini. Nemmeno e soprattutto nei momenti più difficili.

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