Il gesto intimidatorio in chiesa
Attimi di tensione e sgomento a Caivano, nella parrocchia di San Paolo Apostolo al Parco Verde. Durante la messa di domenica mattina, un uomo si è messo in fila per ricevere la Comunione e, giunto davanti a don Maurizio Patriciello, gli ha consegnato un involucro contenente un proiettile. Subito dopo si è dileguato rapidamente, ma è stato bloccato dalla scorta del sacerdote e dai Carabinieri presenti in servizio di vigilanza.
Secondo quanto ricostruito, l’autore del gesto avrebbe manifestato in passato problemi psichiatrici, ma l’episodio resta di una gravità estrema perché consumato all’interno della liturgia e nel momento più sacro della celebrazione.
Un contesto di violenza e paura
L’intimidazione a don Patriciello è arrivata poche ore dopo una notte segnata da raffiche di colpi di pistola esplosi da un gruppo di una decina di persone nel quartiere Parco Verde. Proprio su quell’episodio, il sacerdote aveva preso posizione pubblicamente sui social, denunciando ancora una volta la spirale di criminalità e degrado che colpisce la comunità.
La reazione delle istituzioni
La vicenda ha suscitato immediata condanna politica e istituzionale.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Pina Castiello, ha parlato di un “gesto raccapricciante e vergognoso”, informando subito il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, e la Premier. “Non ci faremo spaventare – ha dichiarato – non arretreremo di un millimetro nell’affermazione della legalità e nella lotta senza quartiere alla camorra”.
Decisive anche le parole della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che sui social ha definito l’accaduto “inaccettabile”:
“Un gesto vigliacco e criminale, compiuto nel luogo e nel momento più sacro, che non intimidirà chi, come don Patriciello, rappresenta coraggio e dedizione a favore della comunità e della legalità. Al fianco di don Patriciello e di tutti coloro che non si piegano alla criminalità. Lo Stato è con voi, e non faremo mai un passo indietro”.
Il significato simbolico
Don Maurizio Patriciello è da anni in prima linea nella lotta alla camorra e al degrado sociale del Parco Verde, spesso bersaglio di minacce e intimidazioni. Il fatto che l’atto sia stato compiuto davanti all’altare, nel cuore della Messa e nel momento della Comunione, ne amplifica la portata sacrilega e intimidatoria.
Eppure, la risposta corale delle istituzioni e il sostegno immediato della comunità mostrano che lo Stato e i cittadini non intendono arretrare. L’episodio, pur drammatico, si trasforma così in un segnale di unità e resistenza civile, a difesa di un territorio troppo spesso ostaggio della criminalità.