Calcio. Marcheschi (FdI): con dimissioni Mancini Figc scelga strada riflessione interna e dialogo no a ‘bracci di ferro’

“Le dimissioni del ct Roberto Mancini e il percorso che adesso si apre devono indurre la Figc ad avviare una riflessione interna, piuttosto che ‘bracci di ferro’ che rischiano soltanto di aggravare una situazione già fortemente precaria”.

Lo dichiara il senatore Paolo Marcheschi, responsabile del Dipartimento sport di Fratelli d’Italia.

“Pur nel rispetto dell’autonomia della Federazione e del calcio in Italia, precisa il senatore di FdI, la politica non può rimanere a guardare ma ha il dovere di tutelare un settore importante sia sul piano economico e sia sociale. Specie in un momento in cui è in atto un’operazione ostile e di ‘aggressione’ al calcio italiano in particolare portata avanti da campionati emergenti come quello arabo”.

“Ecco perché, continua Marcheschi, il delicato momento che si è aperto con le dimissioni di Mancini va colto come occasione di rilancio, se non di riorganizzazione interna, attraverso il coinvolgimento di dirigenti all’altezza delle nuove sfide del momento. Non bisogna dimenticare che il calcio italiano, a livello di nazionale, esclusa l’entusiasmante vittoria all’Europeo del 2021, viene dal fallimento della mancata partecipazione a due edizioni dei mondiali e nel caso di qualificazione nel 2024 saranno dieci anni che l’Italia non è presente a una fase finale. Senza sottacere i recenti fallimenti dell’under 21, la cui uscita nella fase a gironi impedirà nuovamente all’Italia del calcio di partecipare ai Giochi Olimpici, e della nazionale femminile a cui, peraltro, andranno presto individuate le nuove guide tecniche”.

“Si tratta, perciò, aggiunge il senatore, di un quadro complessivo di debolezza a cui va messo rimedio e chiaramente questo va fatto in piena sintonia con i club. Di contro assecondare una logica di sfida, ingaggiando nel caso specifico l’ex allenatore del Napoli su cui pende una penale, rischia di inaugurare l’imminente campionato di Serie A tra polemiche e tribunali”.

“Va quindi privilegiata la riflessione e il dialogo, unica strada sia per risolvere l’urgente nodo del prossimo commissario tecnico e sia quello più generale del rafforzamento e rinnovamento del sistema Calcio in Italia”, conclude Marcheschi.

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