“Negli ultimi due giorni abbiamo assistito in Aula a un’escalation di populismo inqualificabile da parte dei deputati del Movimento 5 Stelle. Interventi demagogici, provocazioni gratuite, attacchi scomposti e accuse inventate, messi in scena con un unico obiettivo: registrare video da usare sui social per inferocire e manipolare l’opinione pubblica. Altro che confronto nel merito: qui si cerca lo scontro a tutti i costi, anche mettendo in bocca ai colleghi del centrodestra parole mai pronunciate, pur di creare il prossimo contenuto virale. Il risultato? I lavori parlamentari vengono bloccati, il dibattito si svuota di contenuti e il Parlamento diventa, a tratti, un’arena da reality. Non si discute per trovare soluzioni, si urla per ottenere clip da pubblicare su Instagram o TikTok. È una deriva che svilisce le istituzioni e offende il ruolo dei parlamentari. Se questi sono i presupposti dell’attività parlamentare, allora più che un’indennità, bisognerebbe prevedere un cachet da comparse. Perché a fare scenette per i social non serve uno stipendio pubblico: basta un cellulare, una luce ring e un po’ di faccia tosta. E di quella, a sinistra, ne hanno da vendere”.
Lo scrive in una nota Fabio Pietrella, deputato di Fratelli d’Italia.