Ripartire con sicurezza, ma subito. Questa la proposta di Luciano Schifone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia ed esponente napoletano del partito di Giorgia Meloni.
“Nell’ultimo report della Svimez l’impatto del coronavirus sulla economia nazionale viene definito come uno schock sistemico di origine esogeno senza precedenti e paragonabile per dimensione alla crisi del 2008”, spiega Schifone, in un articolo pubblicato su Il Roma di oggi.
“L’analisi dell’Istituto – continua – prevede una perdita di oltre 47 miliardi al mese, come costo del cosiddetto lockdown italiano, ovvero del fermo di tutte le attività non essenziali, meglio sarebbe dire non emergenziali. Di questi 47, 37 miliardi graverebbero sul centronord e “solo” 10 sul sistema produttivo del Meridione”.
Il dirigente di FDI avverte “se l’impatto nell’immediato dell’emergenza è maggiore sulla economia settentrionale, sul lungo periodo graverà molto di più sul Sud finendo con aumentare il divario”.
Pertanto “non si può restare fermi ad aspettare la fine della epidemia restando chiusi in casa e paralizzati sotto il profilo della produttività. Non c’è dubbio che la salute resta la priorità assoluta da garantire ai cittadini, ma questo obiettivo non si consegue solo con politiche restrittive passive restando in attesa che il virus esaurisca definitivamente il suo percorso epidemico. Specialmente se nelle nostre regioni, rispetto a quelle del Nord, i numeri del contagio e dei ricoveri sono assolutamente non paragonabili”.
Secondo Schifone per “salvare il futuro della Regione Campania, occorre una radicale svolta di approccio alla crisi! Non più solo passività ma forte, anche se accorta e graduale, attività che rimetta in moto quelle strutture che saranno essenziali per la completa ripresa. Ma questo subito, se possibile prima degli altri, perché ci sono settori che certamente possono ricominciare con garanzia di piena sicurezza per i lavoratori e per i cittadini”.
“De Luca e De Magistris – ammonisce – smettano di rincorrersi nella gara dello sceriffo e del buon samaritano, e mettano in gioco le professionalità della Regione e del Comune per garantire la sicurezza per ripartire subito sul piano produttivo senza aspettare i tempi lunghi delle Regioni del Nord”.