Non si ferma lo sciame sismico ai Campi Flegrei: dopo la forte scossa di magnitudo 4.4 registrata alle 12:07, un nuovo sisma è stato distintamente avvertito nel pomeriggio nella zona di Pozzuoli. Diverse famiglie, che avevano appena fatto ritorno nelle proprie case, sono scese nuovamente in strada per la paura.
Secondo quanto riportato dall’ANSA, l’emozione dominante è quella della preoccupazione, soprattutto tra le famiglie con bambini piccoli. Alcune persone hanno deciso di non rientrare affatto nelle abitazioni per il resto della giornata.
Crolla palazzina disabitata: nessun ferito
In tarda mattinata, a seguito della scossa principale, una palazzina disabitata in via Campana a Pozzuoli è crollata. A comunicarlo è stato il sindaco Gigi Manzoni, dal centro della Protezione Civile a Monterusciello. Contestualmente si è registrato anche il parziale cedimento di un costone nella stessa zona. Fortunatamente non si contano feriti.
Traffico ferroviario sospeso nel nodo di Napoli
La circolazione ferroviaria nel nodo di Napoli è stata sospesa in via precauzionale, con gravi disagi su tutta la rete. I treni Alta Velocità e Intercity registrano ritardi, mentre numerosi treni regionali sono stati cancellati o limitati. I tecnici di RFI sono all’opera per la verifica dell’infrastruttura, mentre l’offerta commerciale è in fase di riprogrammazione.
Vertice d’urgenza e audizione rinviata: la reazione del ministro Musumeci
Il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha convocato per il pomeriggio un vertice a Roma con i capi dipartimento della Protezione Civile e di Casa Italia. Obiettivo: fare il punto sulle “attività di ricognizione tecnica nell’area dei Campi Flegrei”.
Contestualmente, è stata rinviata a data da destinarsi l’audizione del ministro alla Commissione parlamentare sul rischio idrogeologico e sismico. “La mia presenza è richiesta nei miei uffici per un’azione di coordinamento – ha dichiarato Musumeci – La scossa di magnitudo 4.4 ha determinato sentimenti di paura che devono essere gestiti con responsabilità da parte di tutte le istituzioni”.
Un’emergenza che non è finita
La giornata del 13 maggio ha visto oltre 7 scosse in meno di un’ora, con epicentro marino a pochi chilometri dalla costa di Pozzuoli e ipocentri molto superficiali (2.6–2.8 km). L’evento si inserisce in una fase di bradisismo attivo che dal 2005 ha portato a un sollevamento costante del suolo e a migliaia di microterremoti negli ultimi due anni.
Il sistema di sorveglianza dell’INGV, in collaborazione con la Protezione Civile, resta in stato di allerta gialla, ma il timore per una possibile evoluzione dell’attività sismica o vulcanica mantiene alta la tensione tra gli abitanti e le autorità.
La consapevolezza come primo strumento di difesa
Il caso dei Campi Flegrei è emblematico della convivenza tra rischio naturale e insediamento umano in Italia. Mentre si moltiplicano le richieste di chiarimenti e rassicurazioni, è chiaro che la comunicazione del rischio e la trasparenza nella gestione dell’emergenza saranno decisive nei prossimi giorni.