«La presentazione del Rapporto sulle Prove Invalsi 2023 ci ha confermato quello che purtroppo già sapevamo: tra il Nord ed il Sud del Paese continua ad esistere un divario educativo e performante che lo stesso Ministro Valditara ha definito ‘insostenibile’. Non posso che concordare con il Ministro, ma credo che sia davvero il momento di voltare pagina. I risultati delle Prove Invalsi 2023 sono un campanello d’allarme di una situazione che purtroppo registriamo drammatica già dagli anni precedenti alla pandemia, e che dalla pandemia è stata acuita. La doppia velocità cui sembra viaggiare l’Italia, non aiuta quello spirito unitario cui aspiriamo ed è cartina tornasole di una realtà socio- culturale ben più preoccupante. Incidono le precarie condizioni economiche ed occupazionali di molte famiglie e anche la mancanza di spazi aggregativi che non siano i bar e le piazze, dove spesso i giovani passano ore. La scuola qui al Sud deve ritornare ad essere totalizzante nella sua funzione di agenzia educativa. Non solo nel percorso curricolare, ma anche nelle proposte extracurricolari e pomeridiane. Va assolutamente condiviso e sostenuto il progetto del Governo Meloni e del Ministro Valditara di destinare fondi ulteriori a 240 Scuole per garantire un’istruzione più equa e completa in ogni Regione, con particolare attenzione a quelle meridionali, che indubbiamente soffrono evidenti disparità nelle opportunità educative, con conseguenze che sfociano spesso nella dispersione scolastica e nell’abbandono degli studi. L’obiettivo è quindi quello di migliorare l’insegnamento nelle discipline fondamentali, e al contempo di estendere il tempo pieno, promuovere la formazione specialistica e offrire retribuzioni aggiuntive. La possibilità di farlo in accordo con le singole Regioni per promuovere anche lo sviluppo territoriale, è l’ennesimo segnale di una attenzione costante verso le realtà più delicate per non lasciare indietro nessuno».
Lo dichiara il deputato Gimmi Cangiano Componente della Commissione Istruzione alla Camera.