«Dal Pd a Renzi alle altre forze politiche di opposizione, in queste ore è un coro di attacchi e polemiche contro il Ministro della Cultura Sangiuliano per l’esaurimento dei fondi destinati a finanziare l’App18 per i nati nel 2004. Certo non è bello pensare che ci saranno tantissimi giovani che non potranno accedere al beneficio, e fin qui siamo d’accordo tutti. Il problema però è che le opposizioni non dicono la verità. Se i fondi sono terminati, non è responsabilità di questo Governo nè tantomeno del Ministro Sangiuliano. La responsabilità è del precedente Governo e dell’ex Ministro Franceschini che nel 2022, all’art 11 del regolamento adottato di concerto con l’ex Ministro Daniele Franco, ha messo nero su bianco l’impossibilità di rifinanziare il fondo, qualora quest’ultimo fosse andato esaurito. Cosa che è puntualmente accaduta. Quindi se le risorse non sono sufficienti, i responsabili sono da individuare nell’esecutivo che ci ha preceduti che ha davvero svilito e vanificato l’utilità di una misura destinata ai giovani, a tal punto che uno dei primi atti del Ministro Sangiuliano è stata rivederla completamente, integrandola con altre misure di sostegno e di incentivo economico per non abbandonare i nostri giovani e per evitare che possano accadere di nuovo episodi così incresciosi.
Il Governo Meloni valuterà la possibilità di destinare nuovi benefici ai nati nel 2004 che si sono ritrovati esclusi da scellerati procedimenti di Franceschini e compagni. Ma è davvero poco elegante un attacco pretestuoso e decisamente non veritiero nei contenuti».
Lo dichiara Gimmi Cangiano, componente della Commissione Cultura alla Camera.