Cangiano (FdI): nel 2024 ancora cori razzisti negli stadi. Abbiamo perso tutti, servono misure più stringenti

«È sabato 20 gennaio quando alla Blu Energy Arena di Udine va in scena uno spettacolo indegno per un Paese civile e dalla storia millenaria come il nostro. Si alzano dagli spalti cori razzisti ed offensivi contro Mike Maignan, portiere del Milan. L’arbitro dichiara la partita momentaneamente interrotta. I giocatori del Milan si avviano verso gli spogliatoi e quelli dell’Udinese sotto la Curva Nord per pregare un gruppetto di facinorosi ultrà di riportare tutto ad un livello ‘accettabile’ di tifoseria. Scene viste già tante volte. Ricordo con dolore i cori pieni di odio contro Koulibalý quando ancora giocava in Italia. E poi il solito dibattito che nelle ore successiva infuoca i giornali e le TV, ma che è destinato a restare chiuso in se stesso se non guardiamo in faccia la realtà. Non è più possibile consentire che gli stadi siano spesso in mano a tifoserie rancorose e pericolose, che hanno tolto alle famiglie il piacere di seguire la propria squadra del cuore. Non è possibile che un momento di sport e divertimento debba diventare un campo di battaglia. L’episodio di Domenica ha fatto il giro del mondo, restituendo una immagine della nostra Italia che non rispecchia la bellezza di ciò che siamo. Bene l’unanime condanna: ma non basta. Vanno assolutamente prese in considerazione misure molto più drastiche e stringenti.
Perché nel momento in cui Maignan abbandona desolato ed umiliato il campo, è lì che abbiamo perso tutti. Come uomini e come tifosi. Non possiamo più consentire che ciò accada».

La dichiara il deputato Gimmi Cangiano Componente della Commissione Cultura ed Istruzione alla Camera.

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