Cannabis, Bellucci (FdI): operazione verità su referendum. Legale non è innocua

“La conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sede di Fratelli d’Italia è un atto di denuncia nei confronti della campagna condotta dai promotori del referendum sulla cannabis, fondata sulla confusione e sugli slogan. L’eventuale approvazione dei quesiti referendari genererebbe un cortocircuito giuridico e molto caos all’interno dell’ordinamento, contravvenendo peraltro ai dettami costituzionali, cosa che, sono certa, il 15 febbraio la Corte Costituzionale non potrà ignorare. Legalizzare equivale a promuovere il consumo di stupefacenti e noi non possiamo avallare l’ipotesi di uno Stato che si volta dall’altra parte quando si parla di salute dei cittadini, soprattutto in età evolutiva. Chi ha promosso questo referendum persegue un fine incostituzionale, trovando manforte in un nutrito gruppo di sostenitori non disinteressati che vedono nella legalizzazione un’opportunità di business. Con questa conferenza stampa abbiamo voluto compattare il fronte del No, coinvolgendo anche gli operatori del settore: gli interessi economici dietro questo referendum non possono comprimere il diritto alla salute e alla corretta informazione dei cittadini. Siamo convinti che ci sia una maggioranza, seppur più silenziosa, che è contro la Cannabis legale e che questa sia una battaglia trasversale. Non sarà la mistificazione di qualche azienda che brama di incrementare i profitti a spese degli italiani a farci fare marcia indietro.”
Lo dichiara Maria Teresa Bellucci, deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari Sociali e in Bicamerale infanzia e adolescenza.

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