“Siamo molto soddisfatti: la Cappella Sant’Agata è tornata al suo splendore. Un tesoro incastonato nel cuore di Pisa, per anni rimasto nascosto e abbandonato, ora rinasce dalle proprie ceneri. Si è trattato di un restauro importante: 348mila euro finanziati da Fondazione Pisa e Comune” spiega l’assessore ai lavori pubblici di Pisa, Raffaele Latrofa (FdI). Edificata nella seconda metà dell’XI secolo, questa cappella uscì intatta dalla pioggia di bombe dell’agosto 1943, che invece compromise gran parte degli edifici del suo perimetro monumentale. Purtroppo negli anni era stata lasciata al degrado. Ora, con interessanti accorgimenti tecnici, tutti concordati con la Soprintendenza, che sono andati a intervenire in maniera poco invasiva ma efficace sulla struttura, questo monumento è stato restituito alla cittadinanza e ai turisti. Si è eseguito il restauro completo delle parti murarie della copertura e delle pareti esterne, nonché degli infissi e del pavimento interno. Intorno i lavori rimandano all’antico sedime, marcato dall’erba e dalla ghiaia; una cancellata elegante delimita lo spazio e impedisce l’accesso ai malintenzionati. Molto suggestiva è la nuova illuminazione a terra, che mette in risalto la bellezza del monumento.
“A dimostrazione della grande attenzione posta dalla nostra amministrazione alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città, posso annunciare con grande piacere che il Comune di Pisa ha recentemente ottenuto 900mila euro di finanziamento dai fondi del Pnrr per la rigenerazione urbana. Potremo così sistemare, dopo la Cappella Sant’Agata, anche la vicina Chiesa di Sant’Antonio in Qualquonia, ora in totale stato di abbandono” conclude Latrofa.