“È evidente che i numeri del turismo non possono essere letti soltanto sulla base delle prenotazioni alberghiere e della presenza agli stabilimenti balneari nelle località marittime, come fa l’opposizione di sinistra. I numeri vanno guardati complessivamente e, sotto questo profilo, assistiamo piuttosto a una diversificazione della domanda turistica, con tanta gente che alle affollate località di mare preferisce magari lago, montagna, città d’arte o piccolo borgo. Insomma, stiamo assistendo a una destagionalizzazione e una delocalizzazione del modello turistico in cui, complessivamente, i numeri addirittura aumentano. Il modello Meloni, sin dall’inizio del lavoro di questo governo, puntava esattamente a questo, a una modifica della domanda che sta finalmente arrivando. Il turismo è cambiato: le aziende non vivono più solo ad agosto, il modello si è evoluto e, anno dopo anno, sta portando risultati concreti. Siamo certi, guardando già oggi i numeri parziali, che i dati definitivi a fine stagione ci daranno ragione. Ai profeti di sventura come Zingaretti e Schlein diamo appuntamento tra qualche settimana. È facile criticare ma, al contrario di quanto dicono a sinistra, non c’è nessuna crisi anzi, il Paese cresce anche nel turismo”. Lo ha detto il deputato Gianluca Caramanna, responsabile nazionale Turismo di Fratelli d’Italia.