“Andrebbe precisato al Presidente di Confindustria cosa sia il prezzo industriale e quindi quale sia stata l’efficacia della esposizione del cartello sul prezzo medio e delle altre misure contenute nel decreto trasparenza. Non lo diciamo per polemica ma perché siamo in tema di numeri. Il prezzo industriale è il prezzo alla pompa al netto della tassazione, che varia quest’ultima da paese a paese. Il prezzo industriale è la somma di due componenti: la quotazione internazionale del prodotto raffinato e il margine lordo di distribuzione”. Così il deputato di Fratelli d’Italia e membro delle commissioni lavoro ed attività produttive, commercio e turismo, Silvio Giovine, rispondendo alle dichiarazioni di Bonomi dal Forum della Piccola Industria di Pavia.
“Se la quotazione internazionale – continua Giovine -, che è la parte più ampia del prezzo industriale, è subìta dal nostro e dagli altri paesi, il margine di distribuzione rappresenta invece la parte di prezzo tipicamente nazionale e riferita alla fase di distribuzione. Una riduzione del margine di distribuzione può quindi avere degli effetti ben visibili sul prezzo industriale e, di conseguenza, sul prezzo alla pompa”. “Se confrontiamo i dati dell’estate del 2023 con quelli dell’estate 2022, troviamo numeri che ci confortano rispetto all’efficacia delle misure di trasparenza introdotte: nella benzina ad esempio, il margine di distribuzione si è ridotto di 8-9 centesimi al litro rispetto alla precedente estate, con un risparmio notevole per i cittadini che ha almeno in parte compensato la contestuale crescita estiva delle quotazioni internazionali e che è stato determinante nel permettere all’Italia di avere un prezzo industriale del carburante più basso di quello di Francia, Germania e Spagna” ha concluso il Deputato.