Carcere di Sulmona: “Un affiliato al clan Ascione mi ha detto: ‘Delmastro bastardo, deve saltare in aria’”

Il racconto choc di un appuntato della polizia penitenziaria riportato dal “Fatto Quotidiano”

“Delmastro deve saltare in aria’: solidarietà e vicinanza a Giorgia Meloni ed Andrea Delmastro per i nemici che si stanno facendo nella criminalità organizzata, come emerge dalle minacce di cui sono fatti oggetto, rivelate in un articolo de ‘Il Fatto Quotidiano’ di oggi. L’ottimo lavoro di Delmastro per portare sempre più legalità negli istituti penitenziari mette evidentemente in crisi le mafie”. 

Non ha dubbi il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. “Frasi come ‘Quando c’era il Governo di sinistra eravamo tutti aperti e facevamo quello che volevamo’ e ancora ‘Il sistema carcerario è fallito da anni e adesso avete intenzione di ripristinarlo? Non ce la farete mai’ – sottolinea Donzelli – parlano da sole e dimostrano che siamo sulla strada giusta. La sinistra che quotidianamente attacca Delmastro e il governo Meloni, secondo quanto emerge nell’articolo de ‘Il Fatto’, quando governava era evidentemente molto apprezzata dai camorristi. Parole che dimostrano ancora una volta che un netto cambiamento di rotta era necessario. Il governo Meloni lo ha messo in atto: – conclude – il lavoro che sta facendo per portare sempre più legalità negli istituti penitenziari sta producendo ottimi effetti”. 

Ma ricostruiamo i fatti. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano a parlare di Delmastro, secondo la relazione di servizio degli agenti della penitenziaria del carcere di Sulmona, sarebbe D.P., classe 1990, napoletano “appartenente alla Camorra – clan Ascione- Papale condannato per associazione mafiosa “con fine pena” nel 2027. A quanto sembra, l’agente stava controllando che le celle fossero chiuse quando, passando davanti al reparto denominato “Oro”, D.P. gli dice: “Appuntato questo governo di destra si sta accanendo con la chiusura dei detenuti, e in particolare questo Delmastro, pezzo di m***a bastardo, deve venire lui qua, deve saltare in aria, io vi schifo a voi e a tutte le divise”. 

Il giorno prima il 28 marzo scorso, l’agente dice di aver sentito qualcosa di simile, ma in un altro padiglione e da altri carcerati. Si trovava nella sezione 1A del padiglione “blu”, verso le 15.30, quando, davanti alla stanza numero 20 sentiva C.P. – “appartenente alla camorra” pure lui e in carcere per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio– esclamare: “Appuntato vi piace proprio chiuderci, da quando ci sta questo c***o di governo di destra, ci state opprimendo”. Addirittura, a detta dell’agente, C.P. si lascia andare a anche valutazioni sulla politica internazionale con comparazioni tra gli ultimi governi italiani: “Giorgia Meloni si è fatta grande e adesso l***a le p***e a Trump. Fino a quando c’era il governo di sinistra eravamo tutti aperti e facevamo quello che volevamo. E poi secondo lei appuntato questa estate come faremo a stare chiusi, con il caldo? Sicuramente scoppierà una guerra…”

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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