“In Italia è vietato dissentire dal pensiero unico imposto dal Governo. Premessa la massima stima nei confronti del Prefetto di Vicenza, dottor Pietro Signoriello e pur comprendendo le responsabilità imposte dal ruolo che riveste, spiace dover constatare che lo Stato e nello specifico il Governo, abbia deciso di ridurre al silenzio, oltre che alla povertà, milioni di lavoratori e migliaia di imprese, vietando la manifestazione prevista per domani a Vicenza. Non solo il Governo sta condannando a morte aziende e professionisti, ma gli impone di sparire in silenzio, per non rischiare di mettere in dubbio la fiaba che tutto andrà bene, raccontata da Conte e compagni. Silenziato il Parlamento ora si vogliono imbavagliare anche i cittadini, impedendogli di esprimere il proprio dissenso liberamente, democraticamente e nel rispetto della sicurezza di tutti. Ribadendo il più sentito grazie al Prefetto Signoriello e alle Forze dell’Ordine, da sempre al fianco degli italiani, per la disponibilità a rappresentare al Governo lo stato di difficoltà in cui sta versando la comunità che risiede nel territorio vicentino e veneto, dobbiamo comunque prendere atto che esistono cittadini più uguali degli altri, come dimostrato dalle manifestazioni tenute nei giorni scorsi, senza che nessuna autorità abbia avuto nulla da eccepire”.