“Il Nutriscore è una trappola per i consumatori ed un vantaggio esclusivamente per le grandi lobbies alimentari francesi. Bene ha fatto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ad evidenziare come l’algoritmo alla base del Nutriscore premi i laboratori e non chi produce alimenti in maniera sana e naturale. Un cibo sintetico è modificabile e adattabile agli assurdi parametri di questo sistema nutrizionale d’oltralpe mentre le eccellenze del nostro made in Italy fortunatamente no. Non rassegnarsi all’omologazione alimentare che vorrebbero imporci le multinazionali non è solo un diritto, ma un dovere della politica e di ognuno di noi”.
E’ quanto dichiara l’on. Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Agricoltura della Camera.