“Sono diverse le criticità che rileviamo nella direttiva Case Green approvata ieri dal Parlamento europeo. La prima riguarda l’attuazione entro il 2030, che appare un tempo eccessivamente stretto, tenuto conto che l’Italia, rispetto ad altre nazioni, ha un parco edifici molto vecchio. Inoltre, si parla in maniera troppo vaga di quelle che sarebbero le sovvenzioni europee utili ai restauri e delle eventuali pene per chi non si adegua o non lo fa per tempo. Quello che Fratelli d’Italia teme è che questa sia una vera e propria patrimoniale fantasma sulla casa. Sarebbe meglio dilazionare i tempi, almeno fino al 2040, anche per evitare un aumento speculativo dei costi della materie prime utili ai restauri, cosa che si è già verificata con il superbonus 110 per cento”.
Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, intervenendo alla trasmissione ‘Coffee break’ in onda su La7.