Case green. Milani (FdI): Preoccupano tempi direttiva troppo stretti

“L’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55 per cento entro il 2030, per arrivare ad un’Unione europea climaticamente neutra e ad emissioni zero nel 2050 è un obiettivo ampiamente condivisibile, così come lo sono gli obiettivi che ispirano la direttiva europea sull’efficientamento energetico nell’edilizia: siamo, però, oggettivamente allarmati dalle conseguenze che possono derivare dalle tempistiche così stretti previste”. A dirlo il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani intervenendo in Aula durante la discussione sulla mozione del gruppo in relazione alla proposta di direttiva europea sulla prestazione energetica nell’edilizia.
“Migliorare le prestazioni energetiche di milioni di edifici in un arco temporale così limitato è molto sfidante e ambizioso, ma potrebbe avere anche forti difficoltà realizzative e, quindi, effetti rischiosi per i proprietari e per il valore degli immobili; potrebbe addirittura ravvisarsi un serio pericolo anche per le banche e per le loro garanzie, poiché una riduzione generalizzata del valore del patrimonio immobiliare italiano, che è la garanzia reale sottostante all’erogazione dei mutui, porterebbe a una stretta creditizia e, peggio, a un’esposizione delle banche a causa della svalutazione delle garanzie reali sottostanti i mutui già erogati negli anni precedenti. Per cui, invito il Governo e segnatamente il nostro Ministro Pichetto Fratin a occuparsi in maniera attenta di questa tematica e a rappresentare in maniera adeguata le istanze peculiari dell’Italia”, conclude.

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