Case occupate, via agli sgomberi immediati: Meloni rilancia con il Decreto Sicurezza

La premier: “Dicevano che era inutile e disumano. Invece ripristina la legalità e difende i più deboli”

Il tempo dell’impunità sembra finito. Con i primi sgomberi immediati di immobili occupati abusivamente, entra nel vivo l’attuazione del nuovo Decreto Sicurezza, fortemente voluto dal governo Meloni. La presidente del Consiglio lo rivendica con fermezza: “Dicevano che era inutile, sbagliato, persino disumano. E invece grazie alle nuove norme sono già arrivati risultati concreti”.

Il decreto, approvato nelle scorse settimane, ha introdotto una stretta senza precedenti contro l’occupazione abusiva di alloggi, una piaga diffusa soprattutto nelle periferie delle grandi città. Le nuove regole consentono interventi rapidi e procedure semplificate per riportare nella disponibilità dei legittimi proprietari – pubblici o privati – gli immobili sottratti illegalmente.

Cosa prevede il nuovo Decreto Sicurezza

Il provvedimento ha modificato in modo sostanziale il quadro normativo in materia di occupazioni abusive. Tra le novità principali:

  • Sgombero immediato: le forze dell’ordine possono intervenire in tempi rapidissimi una volta accertata l’occupazione abusiva, anche senza attendere lunghi passaggi giudiziari.
  • Tutela dei legittimi proprietari: viene rafforzata la posizione di chi, per anni, ha visto la propria casa o il proprio appartamento espropriati di fatto da occupanti illegittimi.
  • Protezione delle fasce deboli: il decreto distingue nettamente tra chi si trova in reale stato di bisogno e chiede aiuto legalmente, e chi forza le regole approfittando della lentezza burocratica.
  • Reati aggravati per gli occupanti: l’occupazione abusiva diventa un reato più grave se reiterata, organizzata o associata a episodi di violenza o intimidazione.
  • Maggiore potere ai prefetti: che possono ordinare lo sgombero con effetto immediato in presenza di rischio per la sicurezza o ordine pubblico.

“Tuteliamo i più deboli, non i furbi”

“Il nostro obiettivo è chiaro: tutelare chi rispetta la legge, non chi la calpesta” – spiega Meloni nel suo messaggio social. La misura, fortemente criticata da parte della sinistra e da alcune ONG, è invece ben vista da una larga parte dei cittadini, soprattutto in quei quartieri dove per anni interi complessi residenziali sono stati occupati senza alcun titolo, generando degrado, tensioni sociali e insicurezza.

La premier rilancia: “Avanti così, per tutelare i più deboli e difendere la proprietà privata”. Perché, come ha più volte sottolineato, la casa è un diritto, ma solo se conquistato nella legalità, senza calpestare i diritti altrui.

Una svolta nel rapporto Stato-cittadino

Con questo decreto, il governo punta anche a ricostruire un rapporto di fiducia tra Stato e cittadini onesti. Un messaggio chiaro per chi aspetta da anni una casa popolare senza fare il furbo, per chi paga il mutuo o l’affitto regolarmente, per chi ha subito occupazioni e ha dovuto affrontare anni di battaglie legali per rientrare in possesso del proprio bene.

Il contrasto all’illegalità abitativa non è solo una questione di ordine pubblico: è anche e soprattutto una battaglia di civiltà, che segna la differenza tra una società fondata sulla giustizia e una dominata dalla prepotenza.

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