Cashback, Zucconi (FdI): un flop colossale

Come immaginavamo, dopo soli sei mesi la misura del cashback si è rivelata un flop totale. Non ci sarà infatti un secondo semestre e la misura di Cashback di Stato, iniziata con quello straordinario di Natale che, in via sperimentale, di sei mesi in sei mesi sarebbe dovuta durare fino al giugno 2022, si fermerà domani, 30 giugno senza possibilità – per nostra fortuna – di essere ripreso in futuro.
Un provvedimento oltretutto costato carissimo, che ha fatto guadagnare praticamente solo i circuiti che gestiscono le carte di credito, che hanno tempestato per settimane in maniera anche invasiva i telefoni dei cittadini con messaggini e telefonate. Per non parlare dei numerosi casi di abuso dello strumento con «furbetti» che dividevano lo stesso pagamento in più operazioni per avere diritto al maxi rimborso finale.
Una misura insomma fortemente voluta, che alla fine viene sconfessata proprio dalle stesse forze politiche che l’hanno introdotta, a dimostrazione della poca affidabilità e della inadeguatezza della classe politica che ci governa. Le risorse economiche ci sono solo che si spendono male, questa è la semplice verità.

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