“Il rischio di rinvio a giudizio del carabiniere che guidava l’auto di Servizio che pose fine alla fuga lo scorso 24 novembre di Fares Bouzidi ed in cui morì il passeggero Ramy Elgaml, ripropone l’attualità di misure che vadano nel senso direttamente opposto.
Già c’è alla Camera dei deputati la proposta di legge a mia prima firma e seconda quella dell’ex vicesindaco di Milano On. Riccardo De Corato che prevede l’inasprimento delle sanzioni per comportamenti pericolosi posti in essere da chi si dà alla fuga durante un controllo stradale. La proposta di legge apporta modifiche all’art.192 del Decreto legislativo 30 aprile 1992 n.285 con l’obiettivo di rafforzare la tutela degli operatori di Polizia Giudiziaria e Pubblica Sicurezza e degli utenti della strada mediante un inasprimento delle sanzioni per i comportamenti pericolosi posti in essere da chi si dà alla fuga. Nella sua attuale formulazione la legge prevede solo una modesta sanzione amministrativa. A tal fine con la Pdl si introduce una specifica ipotesi prevedendo che, un soggetto che ometta di fermarsi all’obbligo legittimamente intimato da Ufficiali e/o Agenti di Polizia Giudiziaria o di Pubblica Sicurezza, e si dia alla fuga con modalità tali da mettere in pericolo l’incolumità degli operatori di pubblica sicurezza è punito con la previsione delle pene di cui agli artt. 336 e 337 del codice penale. La proposta va nella direzione di rafforzare anche le forme di indiretta tutela degli operatori di polizia. Esattamente l’opposto di quanto potrebbe prefigurare il possibile rinvio a giudizio del carabiniere che svolgeva il suo dovere”.
Lo ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì, capogruppo in Commissione Affari Costituzionali.