I dati del Viminale dimostrano che, sostanzialmente, un arrestato o denunciato su due a Bologna è immigrato straniero. Questo a fronte di una presenza ben più marginale di immigrati sul nostro territorio. Si supera il 60% addirittura quando si parla di spaccio, rapine o violenze sessuali.
Bologna è in fondo a tutte le classifiche italiane per numero di violenze sulle donne, e la presenza dello spaccio dilagante è sotto gli occhi di tutti.
Questo accade anche a causa delle politiche lassiste del Partito democratico e di Lepore. Come fanno Lepore e i suoi a puntare il dito contro il governo Meloni, mentre loro – che governano la Città – non fanno proprio nulla per aumentarne la sicurezza?
Grida vendetta il fatto che, a fronte di una tanto decantata attenzione alla violenza contro le donne, quando però la violenza è compiuta da stranieri e immigrati, nessuno del PD ne faccia neanche menzione.
Emblematici poi i casi di violenze compiute da immigrati minorenni, i cosiddetti Minori stranieri non accompagnati, che vengono lasciati liberi di scorrazzare da chi dovrebbe controllarli: le associazioni e cooperative incaricate dal Comune, come accaduto nel noto caso di Casa Merlani, che ci ha portato ancora una volta sulle cronache nazionali.
La situazione è disastrosa. Sono urgenti presìdi fissi della Polizia Locale nelle zone più critiche e la dotazione immediata del taser – la pistola elettrica – agli agenti. Taser, che l’assessore Madrid del PD ha detto che non introdurrà mai. Lepore faccia qualcosa per fermare lo spaccio e le violenze.