Cecchettin. Sinistra vergognosa, strumentalizza il dolore per attaccare il Governo Meloni

Ormai si parla più del fantomatico patriarcato come colpevole del delitto Cecchettin che di Filippo Turetta. Un nuovo capitolo delle mirabolanti imprese ideologiche della sinistra italiana che così facendo è destinata a fallire a lungo l'appuntamento con l'elettorato.

Il dramma di Giulia Checchettin come strumento di lotta politica. La sinistra italiana con il supporto dei media ad essa contigui, non si è soffermata nemmeno un minuto sulla tragedia dolorosissima della famiglia della giovane uccisa, è passata subito all’imbarazzante strumentalizzazione politica. Sostituito il capitale con il patriarcato, schierata l’armata rossa di politici e intellò, si passa subito alla rivoluzione di novembre contro il Governo Meloni idividuato come massima espressione nell istituzioni di una “cultura” che, stando al significato del termine vedrebbe gli uomini detenere una predominanza di potere e privilegi, spesso a discapito delle donne. Singolare che si dica questo del primo esecutivo guidato da una donna nella storia della Repubblica italiana: solo una macchina propagandistica di ispirazione sovietica può lavorare così di fantasia pretendendo di essere presa sul serio.

Propaganda, sulla pelle di una ragazza morta ammazzata. Patetici e imbarazzanti in maniera stellare.

Ma il “picco” lo si è toccato con la Gruber. Durante la puntata di Otto e mezzo andata in onda il 20 novembre, la giornalista di La7 ha attaccato dicendo che Giorgia Meloni in persona sarebbe espressione di una cultura patriarcale. 

Immaginiamo l’espressione incredula della Premier quando si è ritrovata a dover scrivere questo post per seppellire di ridicolo una tale affermazione.

All’ imbarazzante la sinistra che tenta di fare speculazione politica sulla morte di Giulia, si contrappongo i fatti, la migliore contro-propaganda che questo Governo è in grado di mettere in campo. I dati sul femminicidio in Italia sono inferiori alla media europea, inoltre i numeri non
sono aumentati negli ultimi due anni, il che fugano allontana qualsiasi ipotesi di collegamento tra femminicidi e un governo di centrodestra. Qualsiasi affermazione contraria è pura strumentalizzazione politica. Questo governo è immediatamente intervenuto con un Ddl molto puntuale ed efficace tanto è vero che è stato approvato all’unanimità dalla Camera e mercoledì sarà discusso e approvato in Senato.

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