Chiorino (FdI) tira le orecchie ad Azzolina: «Basta show televisivi, si confonti con le regioni»

«Ministro Azzolina, se ci sei batti un colpo». L’appello è dell’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino, di Fratelli d’Italia, che chiede al ministro all’Istruzione, Lucia Azzolina, un incontro urgente per fare il punto su tutte le problematiche che riguardano la scuola e per pianificare insieme le strategie per il futuro. Un incontro, quello di Azzolina con gli assessori regionali, che avrebbe già dovuto essere organizzato da settimane, ma che, per ragioni che non trovano spiegazioni plausibili, non è mai stato concesso.
I temi da trattare sarebbero parecchi: dalla didattica a distanza alla validità e conclusione del corrente anno scolastico, dalla mobilità del personale della scuola al diritto allo studio, passando per i problemi di edilizia scolastica. Eppure, nonostante questo momento di grave emergenza le Regioni non sono ancora state nemmeno ascoltate dal ministro. «Siamo di fronte a un comportamento assurdo – tuona l’esponente del partito di Giorgia Meloni – che ha portato all’esasperazione tutti, compresa la sinistra che dovrebbe, in teoria, essere sua alleata: tanto che dalla IX Commissione è partita una lettera al ministro, a nome di tutti gli assessori, per chiedere un incontro urgente.
«A fronte dell’emergenza che stiamo vivendo – spiega Chiorino – e che le Regioni stanno gestendo con tutte le risorse a disposizione, stride la mancanza di risposte da parte di Azzolina, da noi a più riprese sollecitata a un incontro che non ci è mai stato concesso». Prosegue Chiorino: «In una fase in cui il dialogo e la collaborazione istituzionale dovrebbero rappresentare la priorità assoluta, le Regioni si stanno trovando di fronte a un incomprensibile muro di gomma, nonostante i tanti temi che meritano di essere affrontati con urgenza e approfonditi. Dobbiamo garantire il diritto allo studio che oggi non è garantito  – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – e per farlo occorre che il ministro la smetta di pensare soltanto alle sue comparsate televisive, peraltro prive di contenuti, iniziando invece a fare il suo lavoro che consiste, in questo momento storico, nell’affrontare insieme a noi tutte le principali problematiche che, peraltro, le abbiamo già anticipato in una nota e che quindi il ministro dovrebbe perlomeno conoscere. Solo così saremo in grado di ripartire in un clima di chiarezza, senza creare ulteriori disagi alle famiglie e ai ragazzi».

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