“Desidero esprimere viva soddisfazione per quanto avvenuto questa mattina nel Consiglio del Municipio XII di Roma con l’adozione di una mozione intitolata: “Condanna del prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza in Cina e richiesta di azioni concrete.” Una pratica criminale che si abbatte soprattutto sui seguaci del Falun Gong, vittime di una persecuzione da parte di Pechino da quando, nel 1999, la pratica spirituale fu messa al bando in tutta la Cina. La sensibilità espressa dai Consiglieri è un segnale di attenzione che converge con le iniziative avanzate in sede parlamentare su questo ed altri temi legati ai gravi abusi dei diritti umani in Cina. Nell’attuale legislatura in Senato infatti mi sono unito ad altri colleghi nell’esprimere ripetutamente un forte sostegno sia ai praticanti Falun Gong e alle minoranze religiose, tibetane e uigure in primis, contro la persecuzione subita da Pechino, sia a sostegno della libertà di parola e di stampa a Hong Kong. Sono molte le manifestazioni organizzate anche in diverse sedi non parlamentari per sensibilizzare l’opinione pubblica italiana. A queste si aggiunge, in ambito culturale, lo spettacolo di danze classiche cinesi e canzoni liriche “Shen Yun”, oggetto di pressioni e intimidazioni da parte di Pechino perché ispirato proprio ai valori e principi del Falun Gong.
È importante dunque che la mozione del Municipio XII condanni fermamente la pratica del prelievo forzato di organi e chieda l’istituzione di audizioni parlamentari annuali a livello nazionale ed europeo per monitorare e documentare la situazione dei diritti umani in Cina. Il contesto europeo è mobilitato a sostegno delle minoranze in Cina, in particolare con una mozione adottata dal Parlamento europeo nel gennaio dell’anno scorso che chiede il rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto quali elementi centrali delle relazioni dell’UE con la Cina. Ciò che si rende certamente opportuno in vista del summit tra UE e Cina del 24 luglio”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi.