In relazione al Congresso Mondiale Uiguro (CMU), organizzazione internazionale di esiliati uiguri che si è riunita a Monaco dove il Sen. Giulio Terzi (FdI) ha inviato un messaggio di solidarietà e sostegno per gli abusi subiti per mano delle autorità cinesi. “È certamente da non sottovalutare il significativo riferimento fatto dal Presidente del CMU Dolkun Isa di fronte ai congressisti, e ripreso dalla stampa, sul caso del treno merci China-Europe Railway Express carico di prodotti ortofrutticoli, partito da Urumqi – capitale della Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang – e diretto a Salerno”. “Si tratta di un tema di accresciuta attualità sollevato in concomitanza con la visita di Xi Jinping in Europa che viene commentata da molti analisti come un’iniziativa volta a frammentare gli Stati membri europei sulle grandi questioni commerciali, in particolare rispetto alle importazioni di auto elettriche e all’applicazione di politiche anti-dumping a protezione dalle distorsioni del mercato causate dalla concorrenza sleale di Pechino” ha proseguito Terzi, “come noto, lo Xinjiang è una delle regioni della Cina in cui si violano i più basilari diritti umani, essendo riconosciuta dalle istituzioni europee, in particolare dal Parlamento europeo, e dal Congresso statunitense l’esistenza di politiche soppressive contro l’identità, la cultura e la religione degli abitanti di quella regione: lavori forzati, campi di rieducazione e di internamento, sparizioni di persone, famiglie e bambini, divieto di esprimere la propria fede”. Sulla questione del lavoro forzato, ha poi precisato Terzi, “il 22 aprile scorso la Presidenza della Quarta Commissione delle Politiche dell’Unione europea ha incontrato una delegazione del Department of Homeland Security degli Stati Uniti d’America. All’incontro è stata sottolineata la priorità che Washington riserva nel contesto nazionale alle indagini, misure di prevenzione e sanzioni del lavoro forzato nello Xinjiang”. Nell’ottica di una sempre più stretta collaborazione con l’UE, e in particolare con la nostra Nazione, “la delegazione USA è entrata nel dettaglio, riportando dati allarmanti sull’impatto che prodotti originati da lavoro forzato nello Xinjiang hanno sulla supply chain globale, e quindi sulla sicurezza dei nostri Paesi”. “Alla luce della regolamentazione contro il lavoro forzato e della direttiva sulla due diligence dell’UE, urgono controlli più approfonditi sulle catene di approvvigionamento ed in questo senso è necessario che il prossimo Parlamento europeo continui a mantenere alta la soglia d’attenzione nell’affrontare l’aggressivo antagonismo cinese in campo politico, economico e sociale”, ha concluso Terzi.