“Tutto mi sarei aspettato, tranne che in Commissione il Pd si astenesse in fase di voto e polemizzasse anche contro le prestigiose nomine della rinnovata Dirigenza del Centro Sperimentale di Cinematografia. Hanno parlato di metodi brutali e non democratici. Di epurazione. Di tentativo di occupare pezzi di cultura italiana. Evidentemente il Pd è davvero a corto di argomenti e di argomentazioni se è costretto ad accuse così infondate e di basso spessore. Offese che non colpiscono tanto questo Governo, che ha scelto l’eccellenza del nostro cinema e della nostra storia cinematografica dove prima questa eccellenza obiettivamente non c’era, ma che colpiscono soprattutto la carriera, l’autorevolezza ed il percorso umano e professionale di nomi del calibro di Sergio Castellitto, di Pupi Avati e di Giancarlo Giannini. E se per avere un Cda così alto e rappresentativo dobbiamo sorbirci l’ennesimo attacco sconclusionato del Pd, ben venga. È l’ennesima dimostrazione che anche in ambito artistico e culturale questo Governo ed il Ministro Sangiuliano sono molto più progressisti, illuminati e lungimiranti di chi si è sempre nascosto dietro inutili bandiere ideologiche che oggi stanno miseramente cadendo a loro piedi. Dispiace per l’episodio in sé. Ma quello successo è il segnale che stiamo facendo bene. E comunque sicuramente meglio di chi ci ha preceduto.” Lo dichiara Gimmi Cangiano Componente della Commissione Cultura alla Camera, di Fratelli d’Italia.