“Suscita sgomento la scoperta effettuata dal giornalista Bechis del finanziamento pubblico per la produzione di un film mai realizzato che Francis Kaufmann, lo statunitense indagato per il duplice omicidio di Villa Pamphili, ottenne nel 2020 dal Ministro Franceschini. Lo sgomento è ancora più forte in considerazione del fatto che la richiesta era stata fatta con nome falso e documenti alterati. Questo caso, scoperto per la macabra sovrapposizione con il duplice omicidio della compagna e della piccola figlia, è la dimostrazione di come il sistema dei finanziamenti al cinema in passato abbia foraggiato a pioggia, non solo opere di dubbio valore e di scarso riscontro di visioni al cinema, ma anche opere inesistenti realizzate da registi inventati. Siamo ancora più convinti, soprattutto alla luce delle polemiche delle settimane scorse, della necessità inderogabile di una riforma del sistema dei finanziamenti pubblici alla produzione di film che il Ministero della Cultura sta portando avanti. L’opera iniziata dal Ministro Sangiuliano e che il Ministro Giuli prosegue con determinazione, ha incontrato resistenze perché va a scardinare un sistema all’interno del quale per qualcuno si era creato uno stipendificio, un sistema in cui la produzione cinematografica era solo un elemento giustificativo del contributo scevro da valenza culturale e esigenze di promozione. Il ministro Giuli aveva denunciato che milioni di euro sono stati utilizzati per finanziare opere che non sono mai approdate in una sala cinematografica. Oggi scopriamo anche che hanno finanziato con 867.000 euro di tax credit un assassino sotto falso nome. Per questo chiediamo ancora più forza e determinazione nella giusta opera di moralizzazione e risanamento che il Ministro sta portando avanti, per salvare il cinema di qualità e tutelare la cultura”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.