Cinema. De Priamo (FdI): legittime le critiche, ma calunnia e ingiuria inaccettabili

“Lungi dal Governo italiano l’idea di voler applicare censura alcuna, va da sé che il dissenso e la critica sono strumenti fondamentali nel libero dibattito. In relazione alle affermazioni di Elio Germano, però, va sottolineato che l’utilizzo di frasi che accostano il Governo ai clan mafiosi e ai loro metodi travalica il confine della critica e tracima abbondantemente nell’ingiuria e nella calunnia. Lo stesso ministro Giuli ha serenamente ribadito il ruolo della critica e della satira, precisando però i contesti nei quali avvengono, e una cerimonia in presenza del presidente Mattarella forse imponeva un rispetto maggiore, ma soprattutto mantenendo la facoltà di replica. Il Ministero della Cultura e il Governo italiano stanno portando avanti un sistema di valorizzazione del cinema che sia meritocratico, che serva a sostenere le produzioni di valore e soprattutto che metta in moto un meccanismo di valutazione delle opere cinematografiche che sia imparziale, slegato da appartenenze ideologiche e che non serva a finanziare circoli culturali ristretti e con tessere di partito. Riteniamo dunque che il ministro Giuli vada ringraziato per quanto il Ministero della Cultura sta portando avanti e per l’opera di promozione di una cultura davvero libera e disincrostata da retaggi di fazione o di parte”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.

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