“Ricordo le polemiche feroci della sinistra quando il ministro Sangiuliano aveva paventato la sostituzione del cda del Centro Sperimentale di Cinematografia. Oggi lo stesso ministro ha dimostrato che non si trattava di spoil system ma di un ricambio per dare il massimo prestigio alla fondazione e ha zittito tutti coloro che all’epoca avevano protestato. Immagino che sui nomi di Sergio Castellitto, Pupi Avati e Giancarlo Giannini nessuno possa avere nulla da obiettare. È così che si lavora, prendendo il meglio di ogni settore con sistemi di meritocrazia e non occupando le poltrone con gli amici e figli degli amici. Sono certa che con la loro nomina il Csc diventerà ancor più autorevole di quanto lo sia oggi”. Lo ha detto Grazia Di Maggio, deputato di Fratelli d’Italia in commissione Cultura alla Camera.