Il duo Zingaretti-D’Amato ha compiuto un’impresa che sembrava impossibile: dopo aver distrutto la sanità pubblica, stanno riuscendo a smantellare anche quella privata. L’annunciata chiusura della clinica città di Aprilia rappresenta un altro duro colpo per il territorio.
Mi unisco alla preoccupazione del sindaco Antonio Terra, e voglio esprimere la mia vicinanza anche ai 134 lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto dopo anni di sacrifici, in particolare dopo tutto quanto hanno fatto in quest’ultimo periodo segnato dall’emergenza Covid.
Zingaretti e D’Amato dicano cosa è accaduto e per quali motivi hanno mandato in crisi la clinica Città di Aprilia, che stanno lasciando chiudere nella loro più totale indifferenza, quando invece dovrebbero fare tutto il possibile per salvarla.
Il territorio della provincia è già in emergenza per le continue chiusure e i progressivi depotenziamenti a cui sono state sottoposte le varie realtà sanitarie locali.
Fare a meno della clinica Città di Aprilia vuol dire privare la seconda città della provincia (che vanta oltre 70.000 abitanti) di un importante punto di riferimento. In più, si andrebbe a sovraccaricare ulteriormente di utenza l’ospedale Goretti e quel che è rimasto delle altre strutture del territorio.
La Regione ha il dovere di intervenire e di scongiurare l’ennesima grave perdita.
Fratelli d’Italia pretende interventi concreti e spiegazioni puntuali, basta slogan. Chiederò al gruppo consiliare regionale di intervenire in merito e di avere risposte su quanto sta avvenendo. Io stesso valuterò di coinvolgere il ministro Speranza per impedire questo ulteriore impoverimento sanitario che va a scapito dei cittadini il cui diritto alla salute è garantito dalla Costituzione.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini.