«L’arresto a Londra del comico irlandese Graham Lineham per tre post scritti su X in cui ironizzava sui trans, che ha costretto a un intervento riparatore persino il premier britannico Starmer, deve indurre a una riflessione anche il mondo politico italiano. Quanto accaduto a Londra ci rappresenta le conseguenze della deriva oscurantista e censoria alla libera espressione, provocata da battaglie ideologiche asseritamente condotte in nome della lotta alla discriminazione e alll’omofobia. Va infatti ricordato che il ddl Zan, qualora fosse entrato in vigore, avrebbe portato a situazioni analoghe. Avremmo rischiato di vedere prima o poi i carabinieri andare ad ammanettare il comico italiano di turno per aver fatto satira, come si è verificato lunedì scorso all’aeroporto londinese di Heathrow, dove cinque agenti di Scotland Yard hanno notificato l’arresto all’autore comico irlandese Graham Lineham per “incitamento alla violenza contro la comunità transgender”. Bene ha fatto Fratelli d’Italia a opporsi fermamente, in tempi non sospetti, a una norma liberticida, che certa sinistra aveva contrabbandato come una battaglia di civiltà».
Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia e componente della Commissione giustizia di Palazzo Madama.