Ormai, nessuno potrà più far finta di nulla. È sempre più evidente che la gestione della pandemia da parte del duo Conte-Speranza è stata caratterizzata da numerose nubi e ben poche luci. Solo ora, a distanza di anni, anche grazie alle rivelazioni pubblicate da La Verità, il fatto che molte scelte siano state più di natura politica che di natura medico-scientifica non è più un sospetto. L’ultima conferma arriva appunto dal video di una riunione del Cts in cui Giorgio Palù, docente emerito di Virologia e microbiologia all’Università di Padova e presidente dell’Aifa all’epoca dei fatti, riceve una telefonata nella quale ammette di aver ricevuto pressioni dal ministero della Salute per somministrare il vaccino Astrazeneca anche agli under 60. Ma ciò che è ancor più grave è che questa telefonata è arrivata il giorno dopo la morte della diciottenne Camilla Canepa, avvenuta dopo essersi vaccinata.
Ora, però, grazie alla determinazione del governo Meloni che ha fortemente voluto l’istituzione della Commissione Covid, queste nuove rivelazioni non passeranno inosservate. Anzi, Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia nella commissione, ha già chiesto che Palù sia convocato in audizione. “Continuano a emergere sinistri pezzi di verità sulla tragica stagione della pandemia di Covid”, ha dichiarato la deputata di Fratelli d’Italia che, poi, ha aggiunto: “Giungono nuove conferme sul fatto che le scelte dei governi non erano affatto dettate dalla scienza, che anzi sembra essere stata oggetto di pressioni, nella formulazione dei pareri, da parte della politica”. Secondo Buonguerrieri “è un fatto molto grave, su cui è doveroso fare chiarezza, per questo in commissione Covid acquisiremo i verbali dell’interrogatorio di Palù reso agli inquirenti, di cui dà in parte conto sempre il quotidiano La Verità”.
Non va dimenticato, inoltre, che Palù ha rassegnato le sue dimissioni da presidente dell’Aifa nel febbraio 2024 per divergenze con il ministro della salute Orazio Schillaci. “Trovo offensivo e umiliante nei confronti della mia persona e del mio profilo scientifico professionale il contenuto del Decreto di nomina alla presidenza dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa», aveva detto ai membri del Cda e ad alcuni dirigenti dell’Aifa.