Commissione d’inchiesta sulla gestione Covid: tutte le paure di Conte e Speranza.

Era la primavera del 2020, l’annus horribilis per l’Italia “invasa” dal coronavirus tra le prime nazioni del mondo, dopo la Cina, a dover fare i conti con la pandemia da Covid-19. Tutti conserviamo il ricordo indelebile di quei drammatici momenti, il bollettino giornaliero dei contagiati e dei deceduti, lo smarrimento, la paura, il dolore. Il Governo Conte II aveva preso misure draconiane, il paese era in lockdown, vigevano controllo e sorveglianza al fine del contenimento dei contagi; almeno questa era l’intenzione. Nello scenario appena descritto, in molte zone del paese, accadeva addirittura che l’occhio vigile di un elicottero o di un drone finisse per inquadrare il runner solitario che osava andare a correre invece di rispettare il coprifuoco. Guai con la legge, multe salate, polemiche, perchè forse non tutte le restrizioni applicate con il fine del contenimento sanitario erano – per così dire – in armonia con il dettato costituzionale. Forse…

Tuttavia occorre tornare al 2023, perchè c’è un altro interessante occhio, altrettanto vigile, che sta per posarsi sui protagonisti di quella stagione che noi tutti speriamo sia stata definitivamente archiviata. Si tratta dello sguardo della Commissione d’Inchiesta sulla gestione Covid, promessa da Fratelli d’Italia quando era all’opposizione e ora in dirittura d’arrivo, che ha già fatto saltare i nervi a Giuseppe Conte e Roberto Speranza, rispettivamente Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro della Salute per larga parte del periodo pandemico.

La proposta di legge che la istituisce ha ricevuto il via libera alla Camera dei Deputati qualche giorno fa e ora passa al Senato. I deputati di Movimento 5 stelle e Partito Democratico hanno inscenato diversi atti di protesta, i primi abbandonando l’aula e i secondi limitandosi ad astenersi dal partecipare alla votazione. Gli interventi in aula di Conte e Speranza hanno malcelato nervosismo e fastidio per quello che nell’intenzione dei legislatori che l’hanno approvato è un atto doveroso di trasparenza nei confronti dei cittadini italiani. In queste ore sono in molti a chiedersi di cosa sembrano aver paura dalle parti dei Movimento e del PD, per questo abbiamo sentito l’On. Alice Buonguerrieri di Fratelli d’Italia, componente la Commissione Giustizia di Montecitorio e co-frimataria della Pdl da cui nascerà la Commissione d’inchiesta.

Alice Buonguerrieri – Fratelli d’Italia

La Camera dei Deputati ha votato la proposta di legge volta ad istituire la Commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia

“Un altro impegno preso da Fratelli d’Italia e il Governo Meloni nei confronti degli italiani che è stato mantenuto. La commissione d’inchiesta accerterà ogni aspetto della pandemia per restituire la verità dei fatti agli italiani perché la verità è un bene prezioso per tutti.
Il lavoro che farà la commissione è un lavoro diverso da quello fatto dalla Procura e dai Tribunali perché ciò che è politicamente rilevante spesso non coincide con ciò che è penalmente rilevante. Per questo il campo dell’accertamento della commissione è molto più ampio rispetto al campo di indagine oggetto dei procedimenti penali.

Il M5S ha prima ritirato gli odg a loro firma ed è poi uscito dall’aula. Il PD è rimasto in aula ma non ha votato la Pdl

“I Colleghi del PD e M5S scappano. Mi chiedo di che cosa abbiano paura. Perché, se non hanno nulla da nascondere, la verità fa a loro così tanta paura. Tanti sono gli aspetti da accertare ma, se così come hanno sempre sostenuto, hanno fatto tutto bene e non hanno commesso errori non capisco il motivo di tutta questa agitazione.”

L’Italia non era pronta ad affrontare la pandemia, il piano pandemico per esempio non aggiornato.

“L’Italia, quando è scoppiata la pandemia, non era pronta e a dirlo non sono io ma il “Rapporto Zambon”, pubblicato a maggio 2020 e poi ritirato in sole 24 ore dal sito dell’OMS, che descriveva il mancato aggiornamento del piano pandemico come causa che contribuì al caos nella gestione della crisi sanitaria nelle prime fasi della pandemia.
L’Italia, infatti, non aveva un piano pandemico aggiornato che risultava fermo al 2006. Questo è un fatto. Lo ha accertato la Procura di Bergamo, lo ha confermato, a suo tempo, Ranieri Guerra (Ex direttore generale dell’ufficio di Prevenzione del Ministero della Salute, e direttore vicario dell’organizzazione Mondiale della Sanità n.d.r.), lo ha detto lo stesso Sileri (ex vice Ministro della Salute nel Governo Conte II n.d.r.). Quel che si deve accettare sono dunque i motivi del mancato aggiornamento e le responsabilità.”

Obblighi e restrizioni irragionevoli ed inefficaci

“In aula i Colleghi del PD e del M5S si sono dimostrati molto nervosi anche a proposito dei provvedimenti di carattere restrittivo che hanno assunto, come l’obbligo vaccinale per andare a lavorare, l’obbligo vaccinale per prendere i mezzi, l’obbligo vaccinale per andare al ristorante. Perché se è vero che alcune sentenze della Corte costituzionale si sono espresse sul punto, sentenze che se lette attentamente non dicono ciò che vorrebbero sostenere loro, è anche vero che su questi temi andremo ad accertare la ragionevolezza, la proporzionalità, l’efficacia, dunque a fare un accertamento più ampio rispetto a quello prettamente giuridico.”

Tachipirina e vigile attesa, vaccini ed effetti avversi

“Nonostante ci fossero diversi medici e scienziati che dicevano che il protocollo da applicare era quello delle cure domiciliari, soprattutto per i più fragili, il Governo Conte e in particolar modo il Ministro della Salute Roberto Speranza, hanno insistito con il c.d. protocollo della “tachipirina vigile attesa”. Io non sono un medico e non mi permetto dunque di esprimere giudizi al riguardo, ma è certo che anche questo è un punto che merita approfondimento.”

Altro punto che ha fatto perdere le staffe al PD e M5S è quello degli effetti avversi dei vaccini contro il Covid-19

“Un argomento che per loro dovrebbe rimanere un tabù. Non si può parlare di eventuali effetti avversi dei vaccini.
Tante sono le segnalazioni, gli italiani ci chiedono verità anche su questo aspetto e noi gliela daremo. Questo accertamento è importante non solo per verificare eventuali responsabilità, ma soprattutto per verificare, in ipotesi di collegamento tra vaccini ed effetti avversi, se vi siano soluzioni capaci di alleviare il dolore e migliorare le condizioni di coloro che segnalano patologie riscontrate in seguito alla vaccinazione e, perchè no, eventualmente utili anche per salvare vite umane.”

Mascherine regalate alla Cina e poi ri-acquistate, l’ombra della speculazione

“Anche le mascherine sono un bel grattacapo per Conte e Speranza. Sappiamo che all’inizio, quando la pandemia da Covid-19 cominciava a dilagare, l’Italia ha regalato milioni di mascherine alla Cina, salvo poi procedere all’acquisto dei dispositivi di protezione -sempre mascherine – prodotti in Cina per i quali abbiamo speso oltre un miliardo. Parliamo di 800milioni di dispositivi individuali. Anche su questo occorre condurre degli accertamenti.
Verificheremo poi i contratti d’appalto, i soldi spesi per i vaccini, per l’app. immuni, per i famosi centri “primule” e gli ancor più tristemente famosi banchi a rotelle. Tutte vicende su cui occorre fare luce, basti pensare che ancora non sappiamo quanto l’Italia abbia speso per l’acquisto delle dosi necessarie a vaccinare la popolazione perché il dato è tutt’ora secretato e se si conosce approssimativamente è solo grazie ad alcune inchieste giornalistiche.”

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Ulderico de Laurentiis
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Direttore Responsabile de "La Voce del Patriota".

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