È stata approvata all’unanimità dalla commissione per le Politiche dell’Ue, dopo un’approfondita valutazione anche attraverso audizioni di società, enti ed esperti interessati alla complessa tematica, la proposta per una legge europea per la libertà dei media. Le audizioni si sono concluse il 31 gennaio con la relazione di Alberto Barachini (FI), sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri. Il presidente della Commissione, senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi, ha espresso viva soddisfazione per il risultato conseguito con l’accordo di tutte le forze politiche rilevando che il regolamento, uniformandosi in tutti gli Stati membri dell’Ue, contribuirà a migliorare sensibilmente il funzionamento e lo sviluppo del mercato dei servizi di media e dei contenuti digitali, assicurando al contempo la salvaguardia del pluralismo e l’indipendenza dei media. La risoluzione evidenzia l’obbligo di rispettare la libertà editoriale e la segretezza delle fonti, la necessità di contrastare l’uso pretestuoso del ricorso giudiziario contro l’attività giornalistica, la garanzia di finanziamenti stabili e il monitoraggio democratico. È stata anche richiesta la regolamentazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella produzione di notizie, per garantire che la tecnologia sia usata in modo etico e trasparente, includendo misure per l’identificazione e la rimozione della disinformazione.