“Dopo lo scandalo della polizia cinese a Prato, il cui ruolo deve ancora essere chiarito, le parole dell’assessore Fiore in merito all’ultimo concorso pubblico per la polizia municipale sono del tutto fuori luogo. Che la presunta integrazione degli stranieri portata avanti dalla sinistra fosse ridicola, lo sapevamo già. Ma che potesse addirittura diventare discriminatoria nei confronti degli italiani ci suona nuovo. E’ quanto sta succedendo nel Comune di Prato, dove l’assessore alla Municipale Flora Leoni sta facendo il tifo affinché molti cinesi e persone di altre etnie partecipino all’ultimo bando comunale che mette in palio diversi posti da vigile urbano.
Che senso hanno le parole dell’assessore? Perché preferisce che il corpo della polizia municipale di Prato sia costituito soprattutto da cinesi e stranieri? Noi, invece, speriamo che si presentino candidati all’altezza del ruolo che andranno a ricoprire e che siano i più meritevoli ad aggiudicarsi il posto di lavoro.
Siamo di fronte a un’ingerenza senza precedenti di un assessore in un concorso pubblico. Un italiano come potrà avere la garanzia che quel concorso sia trasparente se si troverà seduto a fianco un cittadino di origine cinese?
La sinistra non si smentisce mai e pensa sempre di poter trattare gli enti pubblici come fossero il direttivo di una Casa del popolo. Ci auguriamo che tutto questo finirà nel giro di poco più di un anno quando il centrodestra tornerà a guidare la città” lo dichiarano Francesco Torselli e Claudio Belgiorno, capogruppo di Fratelli d’Italia rispettivamente in Consiglio regionale e in Consiglio comunale a Prato.