“Nel giorno dell’anniversario dell’efferato assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo, sento il dovere di rivolgere un pensiero commosso a una figura straordinaria della nostra Repubblica, che ha incarnato con coraggio, disciplina e spirito di servizio i valori più alti delle istituzioni democratiche. Il generale Dalla Chiesa è stato un servitore dello Stato nel senso più pieno del termine: nella lotta al terrorismo prima e alla mafia poi, ha dimostrato cosa significhi mettere la propria vita al servizio della legalità, senza compromessi e senza arretrare di fronte alla minaccia criminale. Come ha ben sottolineato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, la mafia oggi uccide di meno, ma non per questo è meno pervasiva e meno pericolosa per i nostri valori democratici. È una mafia che fa affari, che inquina i circuiti legali della nostra economia e della nostra democrazia. È da questa consapevolezza che dobbiamo trarre la forza per continuare a combattere con determinazione ogni forma di criminalità organizzata. Ricordare oggi il generale Dalla Chiesa, a 43 anni da quel vile attentato mafioso di Palermo, non è solo un atto di memoria, ma un richiamo a ciascuno di noi a non abbassare mai la guardia nella lotta alla criminalità organizzata e a rafforzare la cultura della legalità”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia e componente della commissione parlamentare Antimafia, Saverio Congedo.