“E’ importante avere buone relazioni con tutti. Fratelli d’Italia ha lavorato da tempo alla costruzione di una fitta rete di relazioni internazionali. E devo dire con buoni risultati: siamo in Europa, nell’Ecr. Abbiamo lavorato per costruire una rete di conservatori in Europa e confrontarla anche con i Repubblicani americani e tutti quei movimenti che condividono con noi sfide comuni”. Lo ha detto Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia, in partenza per gli Stati Uniti, dopo aver inaugurato ieri all’hotel Plaza di Roma la National Conservative Conference, il congresso dei nazional-conservatori europei che a Bruxelles fanno capo alla famiglia degli ECR (European conservative and reformist).
Ecco alcuni passaggi salienti del discorso tenuto da Giorgia Meloni al Plaza.
Europa delle Nazioni libere e Sovrane contro il SuperStato burocratico
Fratelli d’Italia si batte per una Europa di nazioni libere e sovrane come seria alternativa al superstato burocratico che si è andato imponendo da Maastricht in poi con la logica del “vincolo esterno”, per cui c’è sempre qualcuno che si arroga il diritto di decidere al posto dei popoli sovrani e dei governi nazionali. La grande sfida della nostra epoca è la difesa delle identità nazionali e dell’esistenza stessa degli Stati come unico strumento di tutela della sovranità e della libertà dei popoli. E il nostro principale nemico è la deriva mondialista di chi reputa l’identità, in ogni sua forma, un male da combattere e agisce per spostare il potere reale dal popolo a entità sovrannazionali guidate da presunte élite illuminate.
Giovanni Paolo II… il Papa Patriota
La visione del mondo dei conservatori viene incarnata ogni giorno da milioni di uomini e donne comuni e anche da alcuni grandi uomini della storia. Due di questi sono Giovanni Paolo II e Ronald Reagan a cui è dedicato l’incontro di oggi. Giovanni Paolo II, il “Papa patriota”, sapeva perfettamente che le nazioni, l’appartenenza ad un popolo, ad una memoria storica condivisa, erano il fondamento della libertà di ogni uomo” e non smise mai di dire che “non c’è Europa senza cristianesimo”. Ronald Reagan ha rappresentato più di ogni altro Presidente Usa, l’America del “We the People”; di quel preambolo della Costituzione che fonda la democrazia nazionale dentro il principio della sovranità popolare.
Il sovranismo delle patrie
Il nostro compito è riaffermare con forza che è la Nazione il luogo in cui i nostri valori si custodiscono e si trasmettono, si rinnovano ogni giorno come senso comune del popolo, forgiano un’identità distintiva che è la più grande ricchezza del mondo.
Il sovranismo delle patrie non vuole distruggere l’Europa ma costruire quella vera, dei popoli e delle identità: i conservatori sono gli unici veri democratici poiché con lo Stato nazionale si difende la sovranità dei cittadini.
La nostra visione ci ha portato ad aderire alla grande famiglia dei Conservatori europei: l’idea di una nuova Europa come confederazione di Stati nazionali sovrani capaci di cooperare su grandi materie e di rimanere liberi di autodeterminarsi sugli aspetti della nostra quotidianità. E’ molto di più di una scelta di posizionamento politico, è una di scelte di campo.
Libertà d’impresa, riduzione delle tasse e della burocrazia, investimenti pubblici in infrastrutture, difesa degli interessi nazionali: è la ricetta con la quale anche il Presidente Trump oggi sta facendo volare l’economia americana ed è quella che vogliamo portare in Italia e in Europa come alternativa alla cieca austerità.