L’avanzo di bilancio presentato dal nostro primo cittadino in consiglio comunale, può suscitare a prima vista una qualche impressione di sorpresa, ma ci chiediamo cosa penserà il cittadino quando sentirà parlare di avanzo: se è vero che sono avanzati denari pubblici, perché non sono stati spesi per dare maggiori servizi alla città?
Ad esempio, i pulmini per le scuole sono sicuramente in numero ridotto rispetto alle esigenze degli studenti, occorrerebbe un maggiore decoro considerando che Viareggio è una città a vocazione turistica e ancora si sarebbe potuto investire nella sicurezza, magari potenziando il corpo dei vigili, considerando che cittadini e turisti si sentono sempre meno sicuri quando passeggiano nelle strade o si trova nelle piazze.
Tutti questi dubbi hanno una loro legittimità, perché l’avanzo di bilancio può essere spesso la chiara dimostrazione dell’inettitudine amministrativa di un governo, dimostrando senza se e senza ma l’incapacità ad investire risorse disponibili in azioni di miglioramento della città stessa e anzi dimostrandosi per quello che – nel caso di Viareggio – è agli occhi del cittadino: uno specchietto per le allodole.
A tutti questi interrogativi – ripeto, leggittimi – il cittadino affianca oggi una profonda perplessità, dovuta sia alla pessima maniera con la quale la maggioranza sta governando la città, sia all’eventualità che il nostro primo cittadino avrebbe potuto candidarsi come sindaco di Lucca. Un’ipotesi che Viareggio non dimentica e che ha, gioco forza, incrinato quel rapporto di fiducia fondamentale sul quale deve basarsi la relazione tra primo cittadino e cittadinanza.
Molti viareggini e torrelaghesi, che ieri guardavano al sindaco come ad un punto di riferimento saldo e affidabile, sono oggi i primi ad essere delusi e rammaricati. La città si è lasciata sedurre ed ha rischiato di essere abbandonata.
Insomma, se amministrativamente possiamo dire oggi di avere un avanzo, eticamente dobbiamo affermare che in questo anno si sia accumulato un debito di autorevolezza nei confronti del nostro primo cittadino, che difficilmente potrà essere estinto.
Ecco perché abbiamo votato no a questo bilancio: non solo per il merito e per la sua connotazione politica, ma anche perché risulta essere espressione di un debito etico nei confronti della città.
Lo dichiara Carlalberto Tofanelli, Capogruppo FdI consiglio comunale Viareggio.